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Come tu mi vuoi.

Commedia in tre atti di Luigi Pirandello, rappresentata nel 1930. La moglie dell'ufficiale italiano Bruno Pieri è scomparsa durante l'invasione del Veneto, nella prima guerra mondiale. Ogni ricerca è vana e i beni spettanti all'ufficiale, in conseguenza della dichiarazione di presunta morte della moglie, sono passati ad altri eredi, allorché un amico del Pieri crede di ritrovare la signora Lucia in una ballerina tedesca, Elma, amante dello scrittore Carlo Salter. Elma si lascia condurre nella casa del presunto marito e, valendosi di un diario della scomparsa, tenta di imitarla: ella non cerca che amore e pace, sarà per Bruno come lui la vuole, coi caratteri dell'altra, con l'anima dell'altra, con la nobile e generosa purezza dell'altra. Ma Carlo Salter sopraggiunge portandosi dietro una pazza che, per certe sconnesse frasi a lei abituali, potrebbe essere la vera Lucia. Sarà, non sarà? Tutti la interrogano con disperata ansia, ma intanto Elma, rinunziando alla sua aspirazione di cancellare un insopportabile passato, fugge con Salter verso la vita di un tempo. La commedia s'inserì nella cronaca d'una delle più clamorose vicende giudiziarie: quella di Bruneri-Canella. L'autore volle forse dimostrare che la realtà, talvolta, è più pirandelliana della fantasia; e ci riuscì difatti, poiché tra le due favole l'interesse e il successo maggiore toccarono a quella dello smemorato di Collegno.